Tradurre i classici confuciani e promuovere la comprensione reciproca tra le civiltà. Intervista con Tiziana Lippiello, rettrice dell'Università di Venezia
L’11 luglio, Beijing ha ospitato il Forum "Comprensione reciproca tra le civiltà: eredità e innovazione culturale", nell'ambito della Conferenza Ministeriale del Dialogo Globale delle Civiltà. Organizzato dal Dipartimento della Comunicazione del Comitato Centrale del PCC, in collaborazione con il China Media Group e la Renmin University of China, l'evento ha accolto oltre 140 ospiti, nazionali e internazionali, provenienti da oltre 20 paesi, per esplorare il dialogo tra le civiltà.
In questa occasione, Tiziana Lippiello, rettrice dell'Università di Venezia e rinomata sinologa, ha concesso un'intervista al China Media Group, illustrando il suo impegno nel favorire il dialogo tra le civiltà attraverso la traduzione dei classici confuciani.
Traduttrice delle edizioni italiane dei "Dialoghi" e de "Il Giusto Mezzo", Lippiello ha osservato che le precedenti versioni italiane dei "Dialoghi" derivano spesso da adattamenti in altre lingue. Ha evidenziato la necessità di tradurre direttamente dal testo originale cinese, integrando i principali riferimenti europei, per assicurare un'accurata trasmissione del pensiero. "Questo lavoro è centrale per comprendere e diffondere il pensiero cinese", ha affermato la rettrice.
Lippiello ha ribadito il suo forte sostegno alla diversità culturale e al dialogo paritario, principi al centro dell'Iniziativa per le Civiltà Globale. "Le differenze culturali non dovrebbero costituire un ostacolo, ma un'opportunità per ampliare i propri orizzonti. L''armonia nella diversità' confuciana incarna l'essenza dell'inclusione della diversità culturale", ha dichiarato. L’esperta ha espresso l’auspicio che sempre più persone si dedichino alla traduzione dei classici e al dialogo interculturale, contribuendo a un mondo più inclusivo, pluralistico e armonioso.